Realtà
Film di 90 minuti e un’inquadratura senza teste senza protagonisti senza dialoghi senza trama senza attori senza colonna sonora. Tagliato brutalmente senza un finale.
Un primo piano addosso a qualche suppellettile di un bar che si allarga sempre più fino a divenire lunghissimo. Dal bar passando per la spiaggia la domenica d’inverno e alla gente che ci passeggia cercare di tagliarle con l’inquadratura le teste. Il campo deve allargarsi e l’inquadratura verticalmente ora dilatarsi fino al cielo ora appiattirsi fino ai tacchi.
Mentre lenta la telecamera allarga il campo intervengono i vigili urbani che chiedono l’autorizzazione al regista e danno una botta all’operatore che come ne andasse della vita procede nonostante la scossa all’obiettivo. E dopo i vigili i carabinieri. E la polizia. Che parlano minacciano spingono fanno suonare la sirena e infine anche il questore arriva.
Sopra la voce di vigili ecc. e sopra a tutto 90 fra bambini immigrati ecc. leggono buona la prima un minuto ciascuno un pezzetto di Pinocchio dall’inizio fin dove si arriva allo scadere del 90° minuto.