I limiti di Leopardi e Pirandello
Abstract
Trattazione analitica e dimostrazione di quanto già concluso in altri luoghi come nella Filosofia dell’ecologia e con altri esempi come quelli di Sade e H. Miller. Dimostrazione del teorema per cui il limite di un Leopardi o di un Pirandello consiste nell’aver raggiunto la grandezza nichilistica ma per deficit di pensiero ecologico o materialista nel non aver raggiunto quella grandezza (di pensiero e di vita) ancor maggiore che consiste nel superare il nichilismo ad essa unicamente mezzo.
Leopardi e Pirandello fanno bene a negare pensiero e società presenti e passati ma fanno male a non affermare nulla. E siccome un’affermazione come quella della sussistenza è inevitabile Leopardi e Pirandello hanno fortissimi limiti di pensiero. E provocano gravissimi limiti nelle teste e società che al loro pensiero limitato e negativo consapevolmente o meno si inspirino.
Le teste e le società del Novecento si sono ispirate molto a Leopardi e Pirandello. Postmoderno compreso. Le attuali crisi economiche ed ecologiche anche da essi provocate richiedono ispirazioni diverse. Pena la morte. Pena da Leopardi e Pirandello forse non considerata tale ma che noi proprio per l’inevitabilità della sussistenza materica dovremo invece considerare. Dovremo considerarla uno spreco inutile. Ed un’illusione in questo senso.
Bibliografia
Tutte le opere di Leopardi.
Tutte le opere di Pirandello.