La prima volta. Mille novecentonovantottesimo dolore
A partire dalla cronaca in diretta del primo rapporto sessuale di due giovani, condotta da chi ne è rimasto escluso, l’opera tenta di ribaltare dall’ interno l’ideologia postmoderna. Suo fine è una qualche forma di illuminismo progressista. Suo mezzo un’ironia violenta che coinvolge ogni aspetto dell’umana società: dall’ecologia alla religione, dall’assistenzialismo borghese all’inflazione della scrittura creativa, fino allo statuto della scienza.